La prima procedura per il consenso informato da parte dei minori di 18 anni arriva a Torino
Per la prima volta in Italia i pazienti minorenni potranno far valere la propria voce in caso di trapianto. La prima procedura per il consenso informato da parte dei minori di 18 anni arriva a Torino, dopo tre anni di lavoro del gruppo multidisciplinare 'Autodeterminazione e minori d'età', che vede insieme docenti e ricercatori dell'Università, medici, psicologi e bioeticisti della Città della Salute, in particolare dell'ospedale Regina Margherita, e magistrati del tribunale. Nata da un caso concreto, quello di un ragazzino che voleva sottoporsi a trapianto mentre i genitori erano contrari, la procedura è stata pensata per i giovani pazienti affetti da fibrosi cistica, che potrebbero essere sottoposti a trapianto polmonare, ma si propone di diventare un modello standard.
Chi guadagna di più sono i chimici con 92.700 euro/anno, seguiti dai medici, con uno stipendio medio annuo di 90.593 euro e dai veterinari a poco più di 90.440 euro/anno
L’obbligo di prova, quindi, per il soggetto danneggiato, si ferma all’individuazione del cosiddetto nesso di causalità fra i due eventi
Quici: "I veri problemi sono legati innanzitutto alla carenza di personale e quindi di chirurghi; c’è il blocco del tetto di spesa sul personale che dura da oltre 20 anni e che ancora non trova una soluzione"
Saranno 29 i membri della Commissione che discuteranno sul trattamento, definito dal decreto Schillaci-Roccella,"troppo disomogeneo in Italia"
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"Le 125 pagine del documento, che dovrebbe rappresentare la guida istituzionale di riferimento per la strategia di controllo dei tumori in Italia, sono totalmente disattese"
"Le misure mirate al contrasto delle liste d'attesa contenute nelle proposte di legge all'esame della Camera rischiano di essere insufficienti"
Circa 45mila i pazienti in cura in Italia
In Italia l’incidenza del tumore al polmone è stimata in 40mila nuovi casi all’anno, di cui il 15% sono diagnosi di microcitoma che è una delle patologie più aggressive in oncologia
Chi guadagna di più sono i chimici con 92.700 euro/anno, seguiti dai medici, con uno stipendio medio annuo di 90.593 euro e dai veterinari a poco più di 90.440 euro/anno
L’obbligo di prova, quindi, per il soggetto danneggiato, si ferma all’individuazione del cosiddetto nesso di causalità fra i due eventi
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